Semafori from Freekidstories
In una parabola molto nota, un paesino è colpito da una forte tempesta che causa un’alluvione. Mentre l’acqua sale, il prete locale s’inginocchia sotto il portico della chiesa, circondato dall’acqua. Dopo un po’ uno dei suoi parrocchiani arriva su una canoa.
«Salti su, padre. L’acqua sta salendo in fretta». «Non c’è da preoccuparsi», dice il prete. «Dio mi salverà». L’acqua continua a salire e il pastore si rifugia sulla balconata. Arriva una barca a motore. «Salga a bordo, padre. È stata ordinata l’evacuazione». Di nuovo, il prete è inamovibile. «Dio mi aiuterà». Gli argini si rompono e l’acqua sale attorno alla chiesa, finché rimane fuori solo il tetto. Il pastore è lì, aggrappato alla croce, quando dall’alto scende un elicottero. «Padre, afferri la scaletta!» gli grida il pilota. Ancora una volta il prete rifiuta, insistendo di avere piena fiducia in Dio. L’elicottero se ne va e lui annega. Alle porte del paradiso il prete incontra Dio. «Non capisco. Perché non mi hai salvato dall’alluvione?» «Cosa vuoi dire?» gli risponde Dio. «Ti ho mandato due barche e un elicottero!» A volte possiamo comportarci anche noi come quel prete. Quando passiamo dei momenti difficili, quando problemi e questioni si alzano intorno a noi, può sembrare che Dio ignori le nostre richieste d’aiuto, mentre forse siamo noi che ci concentriamo solo su come pensiamo che Dio dovrebbe aiutarci. Ricordiamo che l’aiuto, le risposte e le soluzioni che desideriamo e che chiediamo potrebbero non arrivare sempre come ci aspettiamo. Come disse Martin Lutero: «Tutti quelli che invocano Dio dal cuore, con una fede sincera e fervente, saranno certamente ascoltati e riceveranno ciò che hanno chiesto e desiderato, anche se non nel momento o nella misura che richiedono, forse nemmeno quella cosa esatta. Tuttavia otterranno qualcosa di migliore e più bello di quello che hanno osato chiedere».
Un gruppo di giovani surfiste è entrato in acqua poco lontano dalla riva, con un’istruttrice che dava loro consigli dell’ultimo minuto. C’era l’alta marea e il mare era un po’ agitato, ma le ragazze sono entrate coraggiosamente in acqua con le loro tavole. L’istruttrice non aveva una tavola, solo due galleggianti. È rimasta in acqua per aiutare le ragazze a mettersi nella posizione giusta per prendere le onde. Mentre osservavo, ho notato che alcune ragazze facevano molti tentativi, ma continuavano a cadere dalle tavole. Tuttavia persistevano. Altre sembravano accontentarsi di restare sedute sulle tavole e guardare le compagne. Finalmente una ragazza è riuscita a salire sulla tavola ed è arrivata sull’onda verso la piscina naturale dove mi trovavo io. Era già caduta molte volte, ma alla fine c’è riuscita. Ho applaudito calorosamente e lei ha fatto un grande sorriso. Ce l’aveva fatta. Aveva perseverato e aveva avuto successo. Per riuscire, bisogna provare e sbagliare. La chiave è cadere in avanti, non all’indietro. Cadere in avanti significa che, anche se facciamo fiasco, sappiamo che proprio per questo siamo più vicini al successo. Abbiamo imparato qualcosa d’importante che ci aiuterà nel prossimo tentativo. Tutti quelli che hanno raggiunto il successo, in qualche momento hanno fallito, prima di arrivarci, ma non hanno permesso a quel fiasco di abbatterli. La ragazza sulla tavola da surf si era resa ridicola nei suoi tentativi, ma sapeva che quegli insuccessi erano il prezzo del successo. Vedeva i suoi insuccessi dalla prospettiva giusta. Ogni volta che ![]()
cadeva, sapeva di avvicinarsi alla vittoria, di essere più prossima a imparare il trucco per restare in equilibrio, più prossima a padroneggiare la tavola e diventare un’abile surfista. Cadeva in avanti.
Purtroppo, le altre che rimanevano comodamente sulle loro tavole, non facevano progressi. Non si rendevano ridicole, non ingoiavano acqua quando cadevano nelle onde, ma non assaporavano mai il successo. Non provavano il brivido di cavalcare la tavola e le onde e arrivare velocemente fino a riva. E allora, prendi la tua tavola e riprovaci! L’acqua è fantastica, tornerai a casa soddisfatto e dormirai bene, anche se forse ti rimarrà qualche dolore come risultato delle ripetute cadute. Domani potresti salire sulla tavola, cavalcare le onde e arrivare a una vittoria molto più grande di quanto ti aspettassi. Ricorda, il nostro Istruttore ci ha detto che può fare infinitamente di più di quel che chiediamo o pensiamo. (Efesini 3:20) Ma dobbiamo salire su quella tavola, anche se continuiamo a sbagliare. Alla fine cadremo in avanti e ce la faremo. Cadere all’indietro: Incolpare gli altri. Ripetere gli stessi errori. Aspettarsi di non fallire mai. Aspettarsi di continuare a fallire. Accettare ciecamente le tradizioni. Lasciarsi limitare dagli errori del passato. Pensare: «Sono un fallito». Arrendersi. Cadere in avanti: Assumersi le proprie responsabilità. Imparare da ogni errore. Sapere che il fallimento fa parte del successo. Mantenere un atteggiamento positivo. Contestare le congetture obsolete. Prendersi nuovi rischi. […] Perseverare.
Adapted from My Wonder Studio.
Per gentile concessione diMy Wonder Studio.
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June 2024
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